Ettore Vernazza: l’Apostolo degli Incurabili

Il 27/06/2023 a Genova prenderanno il via le celebrazioni per l’anno giubilare dedicato a Ettore Vernazza, noto come “l’Apostolo degli Incurabili”, in occasione del quinto centenario dalla sua morte, avvenuta il 27 giugno 1524. La commemorazione sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco e sarà il punto di partenza di una serie di eventi e incontri dedicati a questa figura di spicco: un rinomato notaio, discepolo di Santa Caterina Fieschi-Adorno e fondatore della Compagnia del Divino Amore e delle suore Figlie di San Giuseppe di Genova.

L’iniziativa, denominata “Ettore Vernazza: l’Apostolo degli Incurabili – Cinque Secoli di bene”, è stata promossa dall’arcidiocesi di Genova e dalla postulazione della causa di beatificazione di Vernazza. Si inserisce anche nel contesto della programmazione di Genova Capitale del Medioevo per il 2024, e mira a evidenziare la figura di Vernazza, che ha saputo coniugare una forte spiritualità con un generoso e intelligente servizio verso chiunque ne avesse bisogno.

Nel corso dei prossimi mesi, saranno organizzati diversi appuntamenti tematici incentrati sull’assistenza ai poveri, la cura degli ammalati, la promozione culturale, la testimonianza nella vita professionale e l’attività finanziaria a servizio del bene e dello sviluppo della città di Genova. Le celebrazioni si concluderanno ad ottobre dell’anno successivo con un convegno storico-scientifico.

Ettore Vernazza, nato a Genova ma di origine familiare nelle Cinque Terre, visse tra la fine del XV secolo e i primi decenni del XVI secolo. Dopo essere rimasto vedovo prima dei quarant’anni, dedicò il resto della sua vita ai bisognosi e agli infermi, impegnandosi nella costruzione e amministrazione di ospedali a Genova, Roma e Napoli. Fu soprannominato “l’Apostolo degli Incurabili” per la sua dedizione nel prendersi cura dei malati, in particolare quelli affetti da sifilide. Fondò associazioni e organizzazioni caritative e promosse l’accesso alla cultura per i più svantaggiati, contribuendo così alla fondazione dell’Università di Genova.

Vernazza si impegnò anche a fornire servizi di assistenza medica, farmaceutica e legale ai bisognosi. Contribuì alla riforma della vita religiosa, creando la Compagnia del Divino Amore e le suore Figlie di San Giuseppe di Genova, e si preoccupò della tutela e dell’educazione dei giovani, sia maschi che femmine. Utilizzando il “moltiplico” presso il Banco di San Giorgio, un sistema di rendite a lungo termine, provvide ai bisogni delle sue numerose opere di beneficenza e destinò fondi alla costruzione di case e allo sviluppo del porto.

Come molti grandi umanisti del suo tempo, Vernazza ambiva alla costruzione di una città “ideale”, pacifica e fornita di uomini dotti, virtuosi e timorati di Dio, come si evince dal documento istitutivo del “moltiplico”.

L’eredità di Ettore Vernazza come notaio e filantropo è ancora oggi ammirata e il suo impegno a favore dei più poveri e bisognosi continua ad ispirare e a influenzare la comunità genovese. L’anno giubilare dedicato a lui è un’occasione per celebrare la sua vita e il suo impegno, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nella storia sociale e religiosa della città di Genova.